lunedì 26 ottobre 2009
Sapere cosa c'è fi sbagliato, è questo il trucco ed il dilemma della nostra civiltà.
Siamo così convinti d'aver tutto, da perderci dentro un mare di nulla, dentro un mare di noia, come dicevano i negrita di qualche tempo fa.
Vorrei davvero tuffarmi dentro questo mare di nulla, nutarci, e costruirmi sopra anche una palafitta, tanto al giorno d'oggi l'abusivismo sarcastico italiano e mondiale, me lo permetterebbe e come. La verità è, che nessuno trova mai quello che cerca, e quando lo trova si illude d'averlo trovato, o si accontenta miseramente, fa finta, mente. E allora voglio più convinzione nella vita del mondo, più praticità, meno giochi di parole, voglio baci, carezze e sesso sfrenato per una settimana di fila almeno. Voglio poter uscire la sera su una mustang comprata per l'occasione, e sbeffeggiare il primo ferrarino che incontro. E voglio qualcuna che mi svegli la mattina, che mi porti la colazione a letto, che mi renda la vita rosa, non troppo però che poi mi vien la nausea.
Voglio una barista mora, o rossa, ma non bionda.
Che parli con me e che mi prepari i drink più gustosi della città, che mi faccia ridere e che mi faccia divertire, in tutti i sensi, che mi sappia asciugare bene quanto il bicchiere che stringe fra le mani in questo momento.
Dopo tutto questo gran casino, voglio anche del silenzio, alzarmi la mattina dopo, in preda alla sbornia dentro il rumore della città non mi piace per niente.
In sintesi, vorrei che almeno uno di questi desideri si avverasse, ma che si avverasse per caso, sarebbe tutto più divertente.
P.s. Quello della barista, è sempre più il gettonato, ad ogni modo....
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