sabato 18 luglio 2009
Viaggio pensante questo..spero che non ne capitino altri di sto tipo..finirei solo col darvi noia, e la cosa non mi fa impazzire. Viaggio complicato all’interno della mente dell’autista stesso (capita a tutti, mentre si guida da soli, di chiedersi cose assurde, e giungere a conclusioni altrettanto assurde, ma forse, anche un pò vere). Si parla di vuoto, di assenza, di nulla...di quel nulla invisibile che pian piano ti annulla, ti impedisce di sentire emozioni, di provare emozioni, di essere tu stesso un’emozione. Questa sensazione, lascia solo spazio ad un cinismo sfrenato, che ti acceca (o forse no?), che ti porta a conclusioni spesso errate, avventate, poco corrette....ma forse dannatamente vere. Così, mentre guidi, ti chiedi perché tu hai capito cosa passava dentro la mente dei tuoi passeggeri, mentre loro non hanno capito neppure la metà di quello che sei?...Te lo chiedi, perché, se un viaggio va affrontato in compagnia, speri sempre che tale compagnia, sia quella giusta, quella che pian piano, inizia a squadrarti, a conoscerti meglio di te stesso....e soprattutto, che ti salvi, o meglio, che ti dia il cambio, se per un momento non ti senti più in grado di continuare a guidare. Ed invece, ti ritrovi a impersonare il ruolo d’autista (in fondo, te lo sei scelto da te, non te l’hanno mica imposto gli altri?!), sempre e per sempre....Senza che gli altri si accorgano minimamente se vuoi fare na sosta alla prima stazione di servizio che ti si para davanti....troppo sicuri che vada tutto bene, solo perché continui a sorridere, anche col sole sugli occhi, o dentro la notte più buia del mondo. E così ti chiedi, se è un dono capire gli altri, in poche e semplici mosse....ti chiedi se è davvero un dono, sentire se qualche passeggero sta giù, guardandolo in faccia, o peggio ancora, leggendo quello che ti scrive... Si, te lo chiedi, perché al tempo stesso non sai se quello sbagliato se te, o meno. Ti chiedi pure, se il tuo pensare “Ma perché gli altri non ci arrivano?” sia troppo per te, che sei solo un’autista, troppo impegnato a guidare (o almeno, questo lo pensano gli altri, o forse no?). Ti chiedi pure, perché ogni volta che senti un odore strano, sali e “parti”, verso chi ha bisogno...ti chiedi il motivo del tuo correre, del tuo diventare orecchio del mondo....per poi capire che quando le cose si ribaltano, il mondo diviene improvvisamente sordo, o troppo indaffarato per concederti 5 minuti...o peggio ancora, ti aggredisce, perché non si spiega la tua ipotetica ribellione, che si manifesta con un freno a mano tirato e con la frase “Basta, sono stanco”...Ma tu non ti puoi fermare...sei quel cazzo di autista, non te lo ricordi?!.....a te non è mai concesso di dormire...e devi farlo di nascosto, pena è la sorpresa dei passeggeri che si domandano...”Ma stai dormendo!?”... Tu devi camminare, macinare chilometri su chilometri...e a loro non importa se di tanto in tanto, vuoi scaricare il bagagliaio....è la tua macchina, non la loro...e sei stato tu a farli salire dopotutto...quindi, gira che ti rigira, finisce sempre con l’essere colpa tua...in ogni caso... E quindi speri di poter trovarti da solo in questa dannata automobile, mettere in moto, e andare via per un pò, dove nessuno sa chi sei, dove nessuno può dirti niente, dove non c’è realmente nessuno...e capire cosa cazzo ti stia frullando per la testa..e magari trovare pure uno straccio di risposta... Così decidi di andar via per un pò...senza dare spiegazioni (gli altri son bravi, troveranno n’altro autista), sali in macchina, e vai...la meta non esiste...perché fondamentalmente devi ancora trovarla dentro di te...e sai meglio di tutti che non sarà n’impresa facile.... E così parti, pronto a lasciarti tutto alle spalle, anche le cose che contano...ma sai che, se non parti adesso finiresti col mandare tutto a puttane...e per quanto possano essere inutili i passeggeri, t’hanno fatto compagnia, t’hanno fatto sprecare meno fiato, e qualche volta son pure riusciti a farti ridere....(magari alla fin fine, non sò poi così inutili)... E così parti....tornerai?....chissà....ma soprattutto come tornerai?...e troverai qualcuno ad aspettarti?...Staremo a vedere....ma un nuovo viaggio non si rifiuta mai...poco ma sicuro.. E sai anche, che dopotutto non sarai da solo in questo viaggio....ma sarai in compagnia di un passeggero che conosci benino...o quasi...te stesso... Spero di essermi di compagnia... P.S. Non lascio neppure spazio per i commenti....i passeggeri sapranno dove trovarmi....ammesso che ne abbiano davvero voglia...

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